Ellesiya 50 anni dopo – Modelli 3D delle riproduzioni architettoniche dei templi nubiani: una collaborazione tra Museo Egizio e Politecnico di Torino

Una recente ricerca del Politecnico di Torino si è concentrata sulla collezione di 15 modellini architettonici ottocenteschi conservati al Museo Egizio. Il progetto di ricerca B.A.C.K. TO T.H.E. F.U.T.U.RE. (BIM Acquisition as Cultural Key TO Transfer Heritage of ancient Egypt For many Uses To many Users REplayed) del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino è risultato vincitore del bando “Metti in rete la tua idea di ricerca”, promosso da Compagnia di San Paolo e dallo stesso ateneo. Il progetto, della durata di due anni (2017-2019), ha visto coinvolti come partner accademico l’Università di Salamanca in Avila, Spagna. Sono stati realizzati modelli 3D informati, per studiare e presentare gli oggetti museali e il patrimonio documentario, attraverso una metodologia sviluppata e sperimentata da un team composto da esperti in Disegno, Geomatica e Storia dell’Architettura. Alla ricerca ha collaborato anche il Dipartimento Collezione e Ricerca del Museo Egizio.

La collezione di maquettes comprende 14 templi e parti di essi (portali, propilei) e un obelisco, è giunta a Torino alla fine del 1823, insieme ad altri oggetti raccolti da Bernardino Drovetti durante la sua spedizione in Egitto e Nubia. I modelli in legno, ricoperti di stucco, erano un tentativo di rappresentare una cultura ancora in gran parte non conosciuta in Europa, insieme ai molti disegni prodotti da J.J. Rifaud, scultore che accompagnò Drovetti nella spedizione.

Per maggiori informazioni sul progetto: http://www.backtothefuture.polito.it/