Conferenze
“Cause, conseguenze e memoria della pandemia che colpì l’Egitto e il regno ittita nel XIV secolo a.C.” – Stefano de Martino e Christian Greco
Cause, conseguenze e memoria della pandemia che colpì l’Egitto e il regno ittita nel XIV secolo a.C.
In diretta streaming sulle pagine social del Museo Egizio
info@museitorino.it
011 44 06 903
Dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle 18:30
Martedì 24 novembre 2020 alle ore 18 il Museo Egizio presenta la conferenza "Cause, conseguenze e memoria della pandemia che colpì l’Egitto e il regno ittita nel XIV secolo a.C.”, tenuta da Stefano de Martino, professore ordinario presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, e dal direttore Christian Greco. L'evento sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social del Museo.
Negli ultimi anni di regno del Faraone Amenhotep IV, il re ittita Suppiluliuma I condusse due spedizioni militari nella regione corrispondente all’attuale Libano che a quel tempo era sotto il dominio egiziano. Le fonti ittite tramandano la notizia che i soldati dell’esercito di Suppluliuma I furono contagiati dalle truppe egiziane e contrassero una grave malattia epidemica. Le lettere di Tell el Amarna confermano che nel Levante si fosse in effetti diffusa un’epidemia. Questa pandemia dilagò in tutto il regno ittita e durò per circa venti anni. Analizzando le fonti ittite disponibili, e in particolare le preghiere innalzate alle divinità dal re Mursili II per scongiurare la fine della pandemia, il relatore, in dialogo con il direttore del Museo Egizio, cercherà di comprendere che malattia fosse stata, quali fossero stati i provvedimenti presi dal re ittita, e quali ricadute a livello politico ed economico questa grave pandemia avesse avuto.
Stefano de Martino
E' professore ordinario presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, dove insegna Ittitologia e Civiltà dell’Anatolia preclassica. Direttore Scientifico del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia, è inoltre coordinatore del Dottorato dell’Università di Torino “Technology Driven Sciences: Technologies for the Cultural Heritage”. E’ autore di saggi e volumi sulla storia, la civiltà e la lingue degli Ittiti e dei Hurriti; fa parte del team internazionale che studia e pubblica le tavolette in lingua hurrita rinvenute nel sito di Ortaköy (Turchia).
Christian Greco
Nato nel 1975 ad Arzignano (VI), Christian Greco è Direttore del Museo Egizio dal 2014. Ha guidato e diretto il progetto di ri-funzionalizzazione, il rinnovo dell’allestimento e del percorso espositivo, concluso il 31 Marzo 2015, che ha portato alla trasformazione dell’Egizio, da museo antiquario a museo archeologico.
Formatosi principalmente in Olanda, è un egittologo con una grande esperienza in ambito museale: ha curato moltissimi progetti espositivi e di curatela in Olanda (Rijksmuseum van Oudheden, Leiden; Kunsthal, Rotterdam; Teylers Museum, Haarlem), Giappone (per i musei di Okinawa, Fukushima, Takasaki, Okayama), Finlandia (Vapriikki Museum, Tampere), Spagna (La Caixa Foundation) e Scozia (National Museum of Scotland, Edimburgh). Alla direzione del Museo Egizio ha sviluppato importanti collaborazioni internazionali con musei, università ed istituti di ricerca di tutto il mondo.
La sua forte passione per l’insegnamento lo vede coinvolto nel programma dei corsi dell’Università di Torino e di Pavia, della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, della New York University di Abu Dhabi e della Scuola IUSS di Pavia con corsi di cultura materiale dell’antico Egitto e di museologia.
Il lavoro in campo archeologico è particolarmente importante: è stato membro dell’Epigraphic Survey of the Oriental Institute of the University of Chicago a Luxor e, dal 2015, è co-direttore della missione archeologica italo-olandese a Saqqara.
Al suo attivo ha molteplici pubblicazioni divulgative e scientifiche in diverse lingue e numerose partecipazioni a convegni internazionali di egittologia e di museologia come keynote speaker.
La conferenza sarà in lingua italiana e verrà trasmessa in streaming sul profilo Youtube e sulla pagina Facebook del Museo Egizio.
L'evento è realizzato in collaborazione con ACME, Amici e Collaboratori del Museo Egizio.
Negli ultimi anni di regno del Faraone Amenhotep IV, il re ittita Suppiluliuma I condusse due spedizioni militari nella regione corrispondente all’attuale Libano che a quel tempo era sotto il dominio egiziano. Le fonti ittite tramandano la notizia che i soldati dell’esercito di Suppluliuma I furono contagiati dalle truppe egiziane e contrassero una grave malattia epidemica. Le lettere di Tell el Amarna confermano che nel Levante si fosse in effetti diffusa un’epidemia. Questa pandemia dilagò in tutto il regno ittita e durò per circa venti anni. Analizzando le fonti ittite disponibili, e in particolare le preghiere innalzate alle divinità dal re Mursili II per scongiurare la fine della pandemia, il relatore, in dialogo con il direttore del Museo Egizio, cercherà di comprendere che malattia fosse stata, quali fossero stati i provvedimenti presi dal re ittita, e quali ricadute a livello politico ed economico questa grave pandemia avesse avuto.
Stefano de Martino
E' professore ordinario presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, dove insegna Ittitologia e Civiltà dell’Anatolia preclassica. Direttore Scientifico del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia, è inoltre coordinatore del Dottorato dell’Università di Torino “Technology Driven Sciences: Technologies for the Cultural Heritage”. E’ autore di saggi e volumi sulla storia, la civiltà e la lingue degli Ittiti e dei Hurriti; fa parte del team internazionale che studia e pubblica le tavolette in lingua hurrita rinvenute nel sito di Ortaköy (Turchia).
Christian Greco
Nato nel 1975 ad Arzignano (VI), Christian Greco è Direttore del Museo Egizio dal 2014. Ha guidato e diretto il progetto di ri-funzionalizzazione, il rinnovo dell’allestimento e del percorso espositivo, concluso il 31 Marzo 2015, che ha portato alla trasformazione dell’Egizio, da museo antiquario a museo archeologico.
Formatosi principalmente in Olanda, è un egittologo con una grande esperienza in ambito museale: ha curato moltissimi progetti espositivi e di curatela in Olanda (Rijksmuseum van Oudheden, Leiden; Kunsthal, Rotterdam; Teylers Museum, Haarlem), Giappone (per i musei di Okinawa, Fukushima, Takasaki, Okayama), Finlandia (Vapriikki Museum, Tampere), Spagna (La Caixa Foundation) e Scozia (National Museum of Scotland, Edimburgh). Alla direzione del Museo Egizio ha sviluppato importanti collaborazioni internazionali con musei, università ed istituti di ricerca di tutto il mondo.
La sua forte passione per l’insegnamento lo vede coinvolto nel programma dei corsi dell’Università di Torino e di Pavia, della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, della New York University di Abu Dhabi e della Scuola IUSS di Pavia con corsi di cultura materiale dell’antico Egitto e di museologia.
Il lavoro in campo archeologico è particolarmente importante: è stato membro dell’Epigraphic Survey of the Oriental Institute of the University of Chicago a Luxor e, dal 2015, è co-direttore della missione archeologica italo-olandese a Saqqara.
Al suo attivo ha molteplici pubblicazioni divulgative e scientifiche in diverse lingue e numerose partecipazioni a convegni internazionali di egittologia e di museologia come keynote speaker.
La conferenza sarà in lingua italiana e verrà trasmessa in streaming sul profilo Youtube e sulla pagina Facebook del Museo Egizio.
L'evento è realizzato in collaborazione con ACME, Amici e Collaboratori del Museo Egizio.
Cause, conseguenze e memoria della pandemia che colpì l’Egitto e il regno ittita nel XIV secolo a.C.
In diretta streaming sulle pagine social del Museo Egizio
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Dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle 18:30