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Cento anni fa nasceva Silvio Curto, storico direttore del Museo Egizio

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Il 20 agosto 1919 nasceva a Bra (CN), Silvio Curto, direttore del Museo Egizio per 20 anni, dal 1964 al 1984.

 



Vogliamo ricordarlo, nel giorno del suo compleanno, con le parole di Beppe Moiso, curatore del Museo Egizio.

"Il nome di Silvio Curto è indissolubilmente legato alla storia moderna del Museo Egizio di Torino, di cui fu uno dei principali protagonisti.  

Ancora giovanissimo, nel 1946, fu chiamato da Ernesto Scamuzzi, allora Direttore, a collaborare al riallestimento delle collezioni trasferite, nel 1943, nei sotterranei del castello di Agliè, a seguito dell’intensificarsi dei bombardamenti, consentendone una pronta riapertura ancora nel 1946.



Collaborò con Scamuzzi fino al 1965 quando, a seguito del suo pensionamento, assunse la direzione del museo proseguendo, con maggiore determinazione, una serie di importanti attività, anche al di fuori del museo, tra cui l’esplorazione della Nubia.

Già dal 1961, a seguito del progetto per la costruzione della Grande Diga di Assuan, prese il via una imponente campagna internazionale per l’esplorazione e la documentazione di vasti territori della Nubia, destinati ad essere inesorabilmente sommersi.  

Partecipò ai lavori anche il museo torinese con la programmazione di  quattro spedizioni dirette da Silvio Curto; tra il 1961 e il 1965 vennero esplorate le aree di Demit, Kalabsha, Korosco, Kasr Ibrim e infine Ellesiya.



Quest’ultima località comprendeva  anche un piccolo santuario scavato nella roccia che successivamente verrà donato dal Governo Egiziano al nostro Paese, quale riconoscimento per l’opera prestata. Sarà ancora Silvio Curto a doversi occupare dello smantellamento di questo prezioso monumento, risalente al regno di Tutmosi III (1458 – 1425 a.C.), riducendolo in sessantasei grossi blocchi di arenaria e del suo successivo trasferimento a Torino.



Tra mille difficoltà, anche economiche, il tempietto tornò a nuova vita all’interno del museo, dove fu ricostruito e inaugurato nel 1970.  

Notevoli furono anche i suoi sforzi per il significativo potenziamento della biblioteca egittologica del museo, avviando, nel contempo, la pubblicazione del Catalogo Generale delle Collezioni.



Lavorò all’ammodernamento delle sale espositive, rimaste sostanzialmente quelle volute da Ernesto Schiaparelli, adottando le innovative vetrine ermetiche.  Al suo instancabile zelo si deve una vasta campagna di restauro dei reperti, disponendo l’esecuzione di analisi chimiche di laboratorio. Mise mano al delicato riordino dei corredi di Kha e Merit, promuovendo l’esecuzione delle prime radiografie sulle loro mummie.



Nel 1974, in occasione del 150° anniversario della fondazione del museo, creò l’Associazione degli Amici e Collaboratori del Museo Egizio, con lo scopo di diffondere scientificamente la cultura dell’ Antico Egitto.

   

Nel 1984, dopo quarant’anni di militanza in museo, Silvio Curto lasciò la direzione per raggiunti limiti di età, senza tuttavia interrompere le sue ricerche che proseguirono proficuamente fino alla sua morte."
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