Attività di ricerca

Diari di scavo 2022 – settima e ultima settimana

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Alla ricerca del contributo degli operai nella missione di Leiden - Torino

Di Fatma Keshk, Ashraquet Bastawrous, Servaas Neijens.

Il 15 ottobre, in occasione del cinquantesimo anniversario della missione, abbiamo iniziato il nostro progetto di ricerca che mira a comprendere il contributo degli operai che hanno lavorato al fianco degli archeologi. Questo lavoro per noi è un sogno che si avvera!

Nel maggio 2020 abbiamo lanciato la campagna di Ashraquet Bastawrous intitolata “ Mani che hanno scavato una civiltà” attraverso la nostra pagina “The place and the people”, dove abbiamo voluto fare luce, attraverso un approccio olistico, sull’eredità degli operai egiziani negli scavi archeologici. Qui a Saqqara abbiamo avuto la splendida possibilità di portare il lavoro svolto nella campagna sopracitata a un livello più profondo di ricerca collegandolo cosi alla missione congiunta di Leiden-Torino e alla sua storia, che risale al 1975.

La nostra metodologia operativa risiede nello studio e nella documentazione di tutte le possibili risorse: da una parte ricerche bibliografiche e di archivio e dall’altra le interviste. Il riesame della precedente ricerca sull’eredità dei lavoratori egiziani in ambiti archeologici è stata inoltre ampiamente presa in considerazione.

Abbiamo quindi cominciato un fantastico viaggio di ricerca iniziando con l’intervista al Rais della missione Hossam Azzam per proseguire con i lavoratori Raafat Adbel Karim, Mohamed Ragab, Youssef Hammady e molti altri.

Come dicevamo, le nostre interviste sono iniziate con quella al Rais Hossam Azzam che ci ha generosamente illustrato tutti i dettagli di una giornata lavorativa tipo di un lavoratore in uno scavo archeologico.

Oltre alle interviste, la nostra ricerca ha compreso anche “viaggi di ricerca” nel villaggio di Saqqara con l’obiettivo di ricostruire il contesto sociale della vita quotidiana degli operai.

Per le strade del villaggio si sono create delle curiose coincidenze incontrando il Rais Ibrahim Abdel Monsif, il Rais Mahrous El Behiery e altri.

Durante le nostre interviste nei primi tre giorni, il nome di “Antar Shadouf” era assai ricorrente e cosi abbiamo deciso di rintracciarlo.

Già dai primi tre giorni di lavoro siamo stati travolti dall'enorme quantità di dati raccolti e abbiamo iniziato ad analizzarli al punto che il primo risultato del nostro progetto storico ha iniziato a prendere forma.

Martedì 18 ottobre è stato uno dei momenti più importanti delle nostre visite sul campo, siamo infatti andati a Ezbet El Saaida per incontrare il Rais Antar Shadouf.

Le nostre parole non possono descrivere come sia stato vedere dal vivo il rais (caposquadra) ormai in pensione; una persona che avevamo visto solo in foto e che pensavamo fosse impossibile incontrare. È stato molto toccante ascoltarlo mentre ci raccontava dei suoi giorni da Rais con gli occhi che gli brillavano ripercorrendo i suoi ricordi con i colleghi, gli operai e i direttori delle varie missioni a cui aveva partecipato.

 



Didascalia: Rais Antar Shadouf ci mostra le foto dei membri della sua famiglia che proveniavano da Quft e lavoravano con le missioni archeologiche a Saqqarah.

Foto: Servaas Neijens.

 

Questa non è stata l’unica visita, ne sono state condotte anche altre, nella sua abitazione, per completare la raccolta dei dati del progetto.

Il nostro lavoro non sarebbe stato mai terminato senza l’aiuto degli operai e dei capisquadra, che hanno condiviso con orgoglio i loro successi lavorativi, la loro formazione e le varie tappe della propria vita.

Noi, il “team di storia orale”, stimiamo profondamente gli operai che ci hanno concesso un po’ del loro tempo, che ci hanno accolto nelle loro case e ci hanno mostrato parte della loro anima, condividendo i loro ricordi (sia belli che brutti) con noi.

 



Didascalia: Rais Ibrahim Abdel Monsif ci parla del suo modello di riferimento. Rais Talal El Kereti.

Foto: Servaas Neijens.

 

Il Film

Di Servaas Neijens.

Uno dei principali risultati della ricerca di Fatma e Ashraquet è un cortometraggio sugli operai, che presenteranno in diverse sedi a partire da marzo 2023. Il nostro obiettivo è quello di ritrarre in modo veritiero la vita e il lavoro di queste persone attraverso interviste, riprese dal vivo delle attività di scavo a Saqqara e l’introduzione di documenti storici del loro patrimonio.

La storia orale ha un ruolo importante nella loro tradizione e fortunatamente abbiamo potuto parlare con alcune delle figure di rilievo e registrare i loro ricordi.

A titolo personale, vorrei dire che ho scoperto quanto sia meraviglioso ascoltare la lingua araba. Sono stato in Egitto diverse volte, ma ho sempre evitato di imparare la lingua araba: Cioò potrebbe cambiare! In quest’ultima settimana ho intervistato gli operai e i rais con Fatma e Ashraquet e ho imparato ad apprezzare il tono e la melodia di questa lingua, fortunatamente loro fanno anche da interpreti, cosi io posso concentrami sulle riprese.

Non avrei potuto realizzare questo film senza di loro! Si assicurano anche che il punto di vista rimanga fedele alla cultura egiziana che per noi, il team di storia orale e quello della missione Leiden – Torino, è molto importante.

Abbiamo  quasi terminato le riprese e presto inizieremo il montaggio vero e proprio. Ci auguriamo possiate vedere il film il prima possibile. Per ora, vorrei ringraziare Ashraquet e Fatma per la loro meravigliosa collaborazione e tutti gli operai per averci permesso di partecipare alla loro vita e al loro lavoro.

 



Didascalia: interviste in situ a Essam Said Ahmed e Raafat Abdel Karim, due importanti operai della missione di Leida Torino.

Foto: Servaas Neijens.

 

QUI il link alla campagna "Mani che hanno scavato una civiltà".

QUI il link alla pagina "The place and the people".

Clicca QUI per leggere il Diario di Scavo in arabo.

Questo progetto è stato gentilmente cofinanziato da una generosa sovvenzione dei fondi di impatto dell'Università di Leiden, Faculty of Humanities.

 

I Diari di Scavo raccontano la missione congiunta del Museo Egizio e del Rijksmuseum di Leiden a Saqqara.

Il progetto di scavo a Saqqara è iniziato nel 1975. Fino al 1998, il museo di Leiden ha cooperato con l’Egypt Exploration Society di Londra. Anche l’Università di Leiden (dal 1999) e il Museo Archeologico di Bologna (dal 2011) sono stati coinvolti nel progetto.

Nel 2015, il Museo Egizio si è aggiunto come terzo partner.

Gli attuali direttori della missione sono Lara Weiss, curatrice della collezione egizia del museo di Leiden, e Christian Greco, direttore del Museo Egizio.
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