Lo sguardo dell’antropologo

"Lo sguardo dell'antropologo. Connessioni con il Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università di Torino" è il titolo della nuova mostra temporanea del Museo Egizio visitabile dal 13 giugno 2020 al 31 gennaio 2021.

La mostra mira a ricostruire i rapporti tra egittologia e antropologia nel corso dei secoli, individuando prospettive di ricerca e collaborazioni future. Fulcro dell'esposizione è una mummia di una giovane donna proveniente dal sito archeologico di Gebelein, il cui restauro, effettuato dalla dott.ssa Cinzia Oliva, è stato da poco concluso presso il Centro Conservazione e Restauro "La Venaria Reale".


All'interno dello spazio espositivo sono presenti quattro vetrine: la prima con informazioni sulla nascita e i contenuti dell’antropologia culturale; la seconda dedicata al MAETMuseo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino,  fondato nel 1926 da Giovanni Marro, la terza ricostruisce il contesto di scavo nel quale fu rinvenuta la mummia su cui è stato effettuato il restauro e su cu si sono concentrate le indagini; la quarta, infine, si concentra sulla visione dell’Egitto inserito geograficamente nel continente africano ma troppo spesso, in passato, decontestualizzato e oggi al centro di una riappropriazione da parte degli studi africanisti.


La mostra si chiude con un video I giovani africani e l’Egitto che indaga il significato che l’antico Egitto ricopre per gli africani contemporanei, i quali attraverso una serie di interviste, ribaltano provocatoriamente la visione tipicamente orientalista di un Egitto considerato la culla della civiltà europea.


Il fatto che il MAET sia chiuso al pubblico dal 1984 rende la mostra Lo sguardo dell'antropologo un'occasione unica per poter ammirare reperti di una collezione attualmente non fruibile rendendo visibili alcuni tra i pezzi più rilevanti custoditi nei magazzini del Museo di Antropologia.

 

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